La transizione verso un sistema energetico sostenibile rappresenta una priorità strategica per l’Italia, in conformità agli impegni europei per il 2030 (Fit for 55) e il 2050 (neutralità climatica). Il presente articolo descrive un piano strutturato, in linea con le proiezioni di Smart Buildings Alliance for Smart Cities ETS (SBA), per ridurre i consumi energetici del settore residenziale, minimizzare i costi delle bollette attraverso l’adozione di energie rinnovabili, sistemi di accumulo e processi di elettrificazione, e migliorare la sicurezza sismica, la digitalizzazione e l’efficienza elettrica delle unità immobiliari. SBA, in coerenza con la propria missione di tutela dei diritti del cittadino, integra la digitalizzazione e il recupero della sicurezza e dignità dell’abitare, ampliando la visione a interventi strutturali. Il piano definirà obiettivi condivisi tra cittadini e Pubblica Amministrazione, lasciando libertà a progettisti e investitori nella selezione delle soluzioni più appropriate per raggiungere i target. Il governo dovrà garantire un avviamento efficace attraverso normative, semplificazioni amministrative e campagne informative, mantenendo un flusso di cassa bilanciato che integrerà i risparmi derivanti dalla bolletta energetica nazionale, dalle infrastrutture per combustibili fossili e dai ricavi delle ex municipalizzate, in linea con le scadenze comunitarie. Inoltre, il piano prevederà la sostituzione di unità immobiliari non economicamente ristrutturabili mediante progetti di riqualificazione urbana, con compensazione di suolo che non incrementerà il consumo di terreno e premi in volumetria per incentivare partenariati pubblico-privati, coinvolgendo le ex municipalizzate come partner industriali per la promozione delle energie rinnovabili. Il meccanismo sarà concepito per essere premiante, non coercitivo, con un impatto minimo sulle casse dello Stato. Di seguito, si illustreranno i dettagli tecnici, operativi e finanziari del piano, con suggerimenti finali al governo centrale.

Meccanismi Operativi e Componenti Chiave
Il piano si focalizzerà sull’efficientamento energetico di circa 26 milioni di unità immobiliari residenziali e sull’incremento della produzione di energia rinnovabile a livello domestico, integrando interventi per l’adeguamento antisismico, la digitalizzazione e l’ammodernamento delle montanti elettriche, senza imporre tecnologie specifiche per garantire flessibilità a progettisti e investitori. Le componenti principali includeranno:

  • Produzione di energia rinnovabile: Installazione di sistemi per generare energia da fonti rinnovabili, dimensionati per coprire almeno il 65% del fabbisogno elettrico di ciascuna unità immobiliare entro il 2030, con una copertura dell’88% delle unità (22,88 milioni).
  • Sistemi di accumulo: Dispositivi per immagazzinare l’energia prodotta, che consentiranno l’autoconsumo in periodi di bassa produzione.
  • Elettrificazione dei consumi: Sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento basati su combustibili fossili con soluzioni elettriche ad alta efficienza, integrate con tecnologie per la gestione ottimizzata dei consumi.
  • Efficientamento energetico: Miglioramento delle prestazioni termiche ed elettriche delle unità immobiliari attraverso interventi su involucro edilizio, impianti e sistemi di automazione, senza prescrivere materiali o configurazioni specifiche fra quelle disponibili, certificate e a norma di legge.
  • Adeguamento antisismico: Interventi su 6,9 milioni di unità immobiliari, di cui 3,6 milioni in condomini (60% di 1,2 milioni di condomini) e 3,3 milioni indipendenti (55% di 6 milioni), con target adeguati al rating sismico dell’area (Zone 1-4, DPC 2023). Gli obiettivi varieranno per zona: ad esempio, le unità in Zona 1 (alto rischio) dovranno raggiungere un indice di sicurezza sismica ≥ 0,8 (NTC 2018), mentre in Zona 4 (basso rischio) un indice ≥ 0,4. Il costo medio stimato sarà di 400-800€/m², pari a 30.000-75.000€ per appartamento in condominio (100 m², media 52.500€), 48.000-96.000€ per villetta a schiera (120 m², media 72.000€), 60.000-120.000€ per villa indipendente (150 m², media 90.000€), con una media ponderata di 62.100€ per unità immobiliare.
  • Digitalizzazione: Implementazione di infrastrutture per la gestione intelligente dell’energia e l’integrazione con piattaforme digitali per la certificazione e il controllo degli interventi.
  • Ammodernamento delle montanti elettriche: Sostituzione o aggiornamento delle linee elettriche vetuste per supportare l’elettrificazione e i nuovi sistemi di produzione/accumulo energetico, con verifiche di conformità agli standard CEI.
  • Integrazione in reti intelligenti: Collegamento delle unità immobiliari a infrastrutture di distribuzione energetica avanzate (smart grid) entro il 2050, per ottimizzare la gestione dei flussi energetici, abilitare la gestione dei carichi e la modulazione della domanda.
  • Contributo statale per incapienti e povertà energetica: Per garantire l’accesso universale al piano, lo Stato dovrebbe fornire un contributo diretto per i cittadini incapienti e quelli in condizioni di povertà energetica, definiti come nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.360 euro/anno o con difficoltà di pagamento delle bollette (stima: 2,5 milioni di famiglie, dati ARERA). Tale contributo coprirà il 100% dei costi di efficientamento, adeguamento sismico, digitalizzazione e ammodernamento elettrico per gli incapienti e fino al 90% per i cittadini in povertà energetica, integrando il contributo IRPEF dell’80% e i finanziamenti bancari garantiti da Cassa Depositi e Prestiti, con rimborso statale spalmato su 30 anni.
  • Verifica degli interventi: Gli interventi includeranno valutazioni pre- e post-intervento, certificate da professionisti abilitati, per:
    • Efficienza energetica: Audit energetici con misurazioni certificate tramite Attestato di Prestazione Energetica (APE).
    • Stabilità e antisismicità: Analisi strutturali con target adeguati al rating sismico dell’area, certificate secondo NTC 2018.
    • Digitalizzazione: Verifica della conformità delle infrastrutture digitali (es. Smart Readiness Indicator, EN 17423).
    • Montanti elettriche: Controllo della conformità agli standard CEI (es. capacità di carico, sicurezza).

L’erogazione degli incentivi (IRPEF 80%, contributi per incapienti/povertà energetica, bonus del 10%) sarà proporzionale al raggiungimento combinato degli obiettivi energetici, sismici, digitali e di ammodernamento elettrico, certificato tramite audit e valutazioni. La progettazione e l’implementazione degli interventi saranno affidate a professionisti qualificati (es. ingegneri, architetti, energy manager), che selezioneranno le soluzioni più idonee in base a fattori come costo, efficienza, contesto geografico e caratteristiche dell’unità immobiliare. Il Passaporto di Ristrutturazione fungerà da strumento di supporto, fornendo una roadmap personalizzata con indicazioni su fasi, priorità e certificazioni obbligatorie, come l’APE, valutazioni antisismiche, certificazioni digitali e conformità elettrica. La verifica dei risultati avverrà tramite dispositivi metrici (es. contatori intelligenti, sistemi di monitoraggio energetico), analisi strutturali e controlli digitali, con obbligo di misurazioni pre- e post-intervento per certificare il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi mediante comunicazione dei consumi a una piattaforma energetica nazionale.

Riqualificazione Urbana
Per le unità immobiliari non economicamente ristrutturabili e non di interesse storico, stimate nel 10-15% del patrimonio immobiliare nazionale (circa 3-4,5 milioni di unità, prevalentemente ante-1945 o in stato di degrado avanzato), si proporrà un programma di riqualificazione urbana con le seguenti caratteristiche:

  • Demolizione e ricostruzione: Sostituzione di 3 milioni di unità immobiliari con nuove unità a standard nearly Zero Energy Building (nZEB), privilegiando aree urbane periferiche o piccoli comuni con bassa densità abitativa, progettate con efficienza energetica e antisismica integrata (NTC 2018).
  • Tipologia unità: Unità residenziale media (es. appartamento 100 m² o villetta 120-150 m², 500 m² di superficie lorda per unità equivalente, 1.500 m³).
  • Interventi: Demolizione e ricostruzione nZEB, con efficientamento energetico (isolamento, pompe di calore), produzione rinnovabile (fotovoltaico, 10-15 kWp), accumulo (batterie, 10-15 kWh), elettrificazione, digitalizzazione (smart grid), ammodernamento montanti elettriche (CEI), infrastrutture V2G (garage privati e 50% dei parcheggi pubblici), verifiche (APE, antisismiche, digitali, elettriche).
  • Compensazione di suolo: L’area recuperata dalla demolizione dell’unità (es. 500 m²) verrà riutilizzata per la nuova unità, mantenendo la stessa superficie di base per evitare ulteriore consumo di suolo. A discrezione degli enti locali, l’unità potrà essere ricostruita in altro luogo riflettendo lo stesso contesto dell’unità non recuperabile, occupando la stessa metratura al suolo dell’unità da demolire. Al posto delle unità da demolire, gli investitori dovranno prevedere la realizzazione di parchi o servizi per la comunità senza ulteriore consumo di suolo. La nuova unità potrà sviluppare una maggiore cubatura (premio in volumetria del 100%), consentendo, ad esempio, un incremento da 1.500 m³ a 3.000 m³, senza espandere l’impronta al suolo. La suddivisione del premio volumetrico sarà:
    • 20% abitativo fuori terra: Incremento della cubatura residenziale sopra il livello del suolo (es. appartamenti).
    • 20% locali tecnici e garage privati interrati: Destinati a infrastrutture tecniche (es. sistemi di accumulo energetico, impianti smart) e garage privati equipaggiati con sistemi di ricarica bidirezionale per veicoli elettrici (Vehicle-to-Grid, V2G), conformi agli standard CEI.
    • 60% rimanente interrato: Di cui massimo il 20% adibito a uso commerciale (es. negozi, uffici) e l’80% a parcheggi pubblici, con gestione affidata a privati per 99 anni tramite concessione. Almeno il 50% dei posti auto pubblici dovrà essere equipaggiato con sistemi di ricarica bidirezionale V2G, integrati nelle smart grid.
  • Costo medio sostituzione: 150.000€ per unità immobiliare (450 miliardi di euro per 3 milioni di unità), coperto al 25% pubblico (112,5 miliardi) e 75% privato (337,5 miliardi), includendo progettazione nZEB con efficienza energetica e antisismica integrata, demolizione, parcelle tecniche e verifiche.
  • Costo premio volumetrico: 135.000€ per unità (405 miliardi di euro per 3 milioni di unità), interamente a carico privato.
  • Partenariati pubblico-privati: Coinvolgimento di fondi di investimento immobiliari, sviluppatori privati e banche, con la PA che faciliterà l’accesso a terreni pubblici o semplificherà i processi autorizzativi. Il premio volumetrico, interamente privato, incentiverà i contributi privati al 75% della sostituzione.
  • Finanziamento: Allocazione di 10 miliardi di euro dai fondi PNRR (Missione 5, rigenerazione urbana) per il 2030, integrati da contributi privati (337,5 miliardi per sostituzione + 405 miliardi per premio volumetrico) e strumenti come i Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR). Totale pubblico: 112,5 miliardi di euro (5,625 miliardi/anno).

Ruolo delle Ex Municipalizzate nella Transizione Energetica Urbana
Le ex municipalizzate, riformate come aziende di servizi energetici e di trasporto pubblico locale (TPL), assumeranno un ruolo centrale nella promozione delle energie rinnovabili e nella gestione della riqualificazione urbana, fungendo da partner industriali delle città. Sfruttando le loro infrastrutture capillari (es. depositi, pensiline, parcheggi multipiano), le ex municipalizzate implementeranno:

  • Produzione locale di energia rinnovabile: Installazione di impianti fotovoltaici su tetti di depositi, pensiline e stazioni, con una capacità stimata di 50 MW per ogni grande città (es. Roma, Milano), per un totale di 500 MW su 10 città entro il 2030 (250.000 MWh/anno, a 0,2 €/kWh = 50 milioni/anno di ricavi). Collaborazioni con ESCO e consorzi locali potenzieranno l’efficienza.
  • Stoccaggio e ottimizzazione: Sistemi di accumulo (battery storage) nei depositi, integrati con tecnologie Vehicle-to-Grid (V2G) per i veicoli elettrici della flotta TPL (es. bus, tram), con algoritmi di gestione intelligente per ottimizzare la ricarica in base alla domanda di rete.
  • Distribuzione e servizi: Gestione di colonnine di ricarica pubbliche (50% dei parcheggi V2G nella riqualificazione urbana) e vendita di servizi di flessibilità alla rete nazionale, contribuendo al bilanciamento locale e alle comunità energetiche.
  • Coinvolgimento dei cittadini: Creazione di newco pubblico-private (51% pubblico, 49% privato, con investitori ESG, utility private e BEI) per finanziare gli interventi, con governance pubblica per decisioni strategiche. I cittadini parteciperanno tramite community shares o equity crowdfunding, ricevendo dividendi sotto forma di sconti su abbonamenti TPL, energia gratuita o cashback tramite app dedicate, che incentiveranno l’uso del TPL e il contributo alla rete (es. “carbon cashback” per km percorsi in elettrico).
  • Riqualificazione urbana: Le ex municipalizzate coordineranno la gestione dei parcheggi V2G (60% del premio volumetrico) e delle infrastrutture tecniche interrate (20%), collaborando con sviluppatori privati per la realizzazione di unità nZEB e la compensazione di suolo.
    Questo modello, ispirato a best practice europee (es. TFL a Londra, VBB a Berlino), genererà ricavi da energia e servizi, ridurrà i costi del TPL (es. 10% di risparmio sul carburante, ~1 miliardo/anno su 10 città) e fidelizzerà i cittadini, integrandoli come co-proprietari del sistema energetico urbano. Il costo iniziale per l’avviamento (es. impianti fotovoltaici, batterie, colonnine) è stimato in 5 miliardi per EU2030 (0,5 miliardi/anno per 10 città), finanziato per il 50% pubblico (2,5 miliardi, PNRR e fondi BEI) e 50% privato (2,5 miliardi, investitori ESG).

Impatto Tecnico ed Economico
Gli interventi previsti genereranno benefici quantificabili, misurati in termini di riduzione dei consumi, emissioni, sicurezza sismica, digitalizzazione, efficienza elettrica, mobilità sostenibile e impatto economico:

  • Riduzione dei consumi energetici: Un’unità immobiliare media (100 m², classe energetica G) consuma circa 200-250 kWh/m²/anno, pari a 20.000-25.000 kWh/anno. Gli interventi per il 2030 ridurranno il consumo del 14%, equivalente a 2.800-3.500 kWh/anno per unità (560-700 euro/anno risparmiati a 0,2 €/kWh). Entro il 2050, gli standard nZEB porteranno il fabbisogno a 20-30 kWh/m²/anno (2.000-3.000 kWh/anno), con risparmi del 90% (18.000-22.500 kWh/anno, 3.600-4.500 euro/anno). A livello nazionale, ciò si tradurrà in un risparmio di 9,65 TWh/anno al 2030 (3,432 milioni di unità) e 178,92 TWh/anno al 2050 (19,448 milioni di unità).
  • Riduzione delle emissioni: Il settore residenziale contribuisce a circa 70 milioni di tonnellate di CO2/anno (dati ISPRA). Una riduzione del 55% al 2030 (38,5 milioni di tonnellate) e del 100% al 2050 azzererà l’impronta carbonica, con benefici ambientali (es. riduzione di PM2.5) e sanitari (costi evitati stimati in 1-2 miliardi di euro/anno).
  • Miglioramento della sicurezza sismica: Gli interventi antisismici su 6,9 milioni di unità immobiliari ridurranno il rischio di collasso strutturale. Ad esempio, in Zona 1, il raggiungimento di un indice di sicurezza ≥ 0,8 aumenterà la resilienza delle unità, con una stima di 5-10 miliardi di euro/anno in danni evitati (dati Protezione Civile).
  • Digitalizzazione e ammodernamento elettrico: L’adozione di infrastrutture digitali e montanti elettriche aggiornate migliorerà l’efficienza energetica (stimato 5-10% di riduzione dei consumi) e la sicurezza (riduzione di guasti elettrici, stimato 0,5 miliardi/anno in costi evitati, ARERA) e abiliterà l’abbandono dei combustibili fossili.
  • Mobilità sostenibile: L’equipaggiamento di garage privati e parcheggi pubblici con sistemi di ricarica bidirezionale V2G (50% dei posti auto pubblici, 100% dei garage privati), coordinato anche dalle ex municipalizzate, supporterà l’elettrificazione dei trasporti e l’integrazione con smart grid, con risparmi stimati in 1-2 miliardi di euro/anno al 2030 (riduzione importazioni carburanti fossili, dati Terna).
  • Valorizzazione immobiliare: Le unità immobiliari riqualificate (classe D o superiore al 2030, nZEB al 2050, con adeguamenti sismici, digitali, elettrici e infrastrutture V2G) registreranno un incremento di valore del 25-35% (dati ANCE, incrementato per il premio volumetrico), con un impatto positivo sul mercato immobiliare (stimato 70 miliardi di euro al 2030).
  • Occupazione: La filiera dell’efficientamento energetico, antisismico, digitale, elettrico e delle infrastrutture V2G genererà 700.000 posti di lavoro al 2030 e 2 milioni al 2050, includendo tecnici specializzati in ricarica bidirezionale, con un contributo al PIL stimato in 45 miliardi di euro/anno al 2030 (ENEA).
  • Benefici infrastrutturali: La riduzione della domanda di combustibili fossili (20 miliardi di m³/anno di gas al 2030, 60 miliardi al 2050) consentirà di ottimizzare gli investimenti in gasdotti, oleodotti e impianti di trasformazione, liberando risorse pubbliche per la transizione energetica.
  • Riqualificazione urbana: La ricostruzione di 3 milioni di unità immobiliari non ristrutturabili (11,5% del patrimonio), con premio volumetrico interamente privato e gestione delle infrastrutture V2G da parte delle ex municipalizzate, aumenterà la qualità abitativa e rivitalizzerà aree degradate, con un impatto economico stimato in 120 miliardi di euro al 2050 (effetto moltiplicatore da investimenti privati, potenziato dal premio volumetrico e parcheggi V2G).

Analisi Finanziaria Dettagliata
Il piano richiederà investimenti significativi, bilanciati da risorse pubbliche, risparmi strutturali, contributi privati, ricavi delle ex municipalizzate e accantonamenti da incentivi e programmi esistenti, con un impatto minimo sulle casse dello Stato grazie a meccanismi premiali e un aumento dei contributi privati tramite il premio volumetrico al 100%. I costi saranno espressi come totali per EU2030 ed EU2050 e annuali per facilitare la redazione dei bilanci statali.

Costi Stimati

  • EU2030 (2024-2030, 7 anni):
    • Cittadini:
      • Riqualificazione energetica (3,432 milioni di unità): 171,6 miliardi (50.000€/unità). IRPEF 80%: 137,28 miliardi.
      • Interventi antisismici (6,9 milioni di unità): 428,49 miliardi (62.100€/unità). IRPEF 80%: 342,792 miliardi.
      • Digitalizzazione: 17,16 miliardi (5.000€/unità). IRPEF 80%: 13,728 miliardi.
      • Ammodernamento montanti elettriche: 10,296 miliardi (3.000€/unità). IRPEF 80%: 8,237 miliardi.
      • Verifiche pre- e post-intervento: 10,296 miliardi (3.000€/unità, pubblico).
      • Contributo extra 10% (15%, 514.800 unità): 6,182 miliardi.
      • Incapienti (20%, 686.400 unità): 16,489 miliardi (0,557 miliardi/anno per 30 anni).
      • Povertà energetica (10%, 343.200 unità): 37,096 miliardi (1,237 miliardi/anno per 30 anni).
      • Totale: 572,1 miliardi (81,7286 miliardi/anno).
    • PA:
      • Permitting e monitoraggio: 1,5 miliardi.
      • Premi dirigenti: 0,06 miliardi.
      • Ex municipalizzate (fotovoltaico, batterie, colonnine V2G): 2,5 miliardi (0,357 miliardi/anno).
      • Totale: 4,06 miliardi (0,58 miliardi/anno).
    • Totale EU2030: 576,16 miliardi (82,3086 miliardi/anno).
  • EU2050 (2031-2050, 20 anni):
    • Cittadini:
      • Riqualificazione energetica (19,448 milioni di unità): 1.555,84 miliardi (80.000€/unità). IRPEF 80%: 1.244,672 miliardi.
      • Interventi antisismici: 0 miliardi (completati in EU2030).
      • Digitalizzazione: 155,584 miliardi (8.000€/unità). IRPEF 80%: 124,467 miliardi.
      • Ammodernamento montanti elettriche: 97,24 miliardi (5.000€/unità). IRPEF 80%: 77,792 miliardi.
      • Verifiche pre- e post-intervento: 87,516 miliardi (4.500€/unità, pubblico).
      • Contributo extra 10% (15%, 2,9172 milioni di unità): 45,246 miliardi.
      • Incapienti (20%, 3,8896 milioni di unità): 120,657 miliardi (4,022 miliardi/anno per 30 anni).
      • Povertà energetica (10%, 1,9448 milioni di unità): 271,497 miliardi (9,05 miliardi/anno per 30 anni).
      • Totale: 1.971,847 miliardi (98,5924 miliardi/anno).
    • PA:
      • Smart grid e normative: 55 miliardi.
      • Premi dirigenti: 0,065 miliardi.
      • Totale: 55,065 miliardi (2,7533 miliardi/anno).
    • Riqualificazione urbana:
      • Sostituzione 3 milioni di unità (25% pubblico): 112,5 miliardi (5,625 miliardi/anno).
      • Premio volumetrico (100% privato): 405 miliardi.
    • Totale EU2050: 2.544,412 miliardi (127,2206 miliardi/anno).
  • Totale complessivo (2024-2050): 3.120,572 miliardi (115,5767 miliardi/anno).

Risorse Disponibili

  • Fondi PNRR: 106,5 miliardi (EU2030, 37 miliardi/anno, 2021-2026).
  • Extra gettito fiscale: 270 miliardi (70 miliardi EU2030, 200 miliardi EU2050).
  • Risparmio bolletta energetica (30% monetizzabile):
    • EU2030: 42,35 miliardi (8,47 miliardi/anno, 2026-2030).
    • EU2050: 1.105,2 miliardi (55,26 miliardi/anno, 2031-2050).
    • Totale: 1.147,55 miliardi.
  • Risparmi fossili:
    • EU2030: 57,5 miliardi (11,5 miliardi/anno, 2026-2030).
    • EU2050: 660 miliardi (33 miliardi/anno, 2031-2050).
    • Totale: 717,5 miliardi.
  • Accantonamenti Sismabonus, Ecobonus, Bonus Casa: 124 miliardi (84 miliardi EU2030, 40 miliardi EU2050).
  • Agenda Digitale + montanti elettrici: 54 miliardi (24 miliardi EU2030, 30 miliardi EU2050).
  • Ricavi ex municipalizzate: 10,5 miliardi (EU2030, 1,5 miliardi/anno, da energia e risparmi TPL).
  • Totale risorse: 2.430,05 miliardi (394,85 miliardi EU2030, 2.035,2 miliardi EU2050).

Coerenza e Disavanzo

  • EU2030: Costi: 576,16 miliardi. Risorse: 394,85 miliardi. Disavanzo: 181,31 miliardi.
  • EU2050: Costi: 2.544,412 miliardi. Risorse: 2.035,2 miliardi. Disavanzo: 509,212 miliardi.
  • Totale disavanzo: 690,522 miliardi (25,5748 miliardi/anno, su 27 anni).

Copertura del Disavanzo

  • Fondi europei post-PNRR: 300 miliardi.
  • Green bond: 200 miliardi.
  • Contributi privati: 200 miliardi.
  • Gettito IVA: 160 miliardi (8 miliardi/anno, 2031-2050).
  • Risparmi fossili: 100 miliardi (5 miliardi/anno, 2031-2050).
  • Fondi BEI: 50 miliardi (2,5 miliardi/anno, 2031-2050).
  • Totale copertura: 1.010 miliardi.
  • Disavanzo residuo: -319,478 miliardi (surplus).

Ruolo del Governo: Avviamento e Flusso di Cassa
Il governo dovrà prioritariamente garantire:

  • Avviamento efficace: Promulgazione di normative per semplificare le autorizzazioni (es. procedure unificate per APE, audit energetici, valutazioni antisismiche, certificazioni digitali ed elettriche), creazione di piattaforme digitali per il monitoraggio (es. portale ENEA integrato con dati catastali, sismici e V2G) e campagne informative nazionali per sensibilizzare i cittadini, con focus su benefici economici, ambientali, di sicurezza, digitali e di mobilità sostenibile.
  • Flusso di cassa bilanciato: Coordinamento tra incentivi IRPEF, finanziamenti CdP per incapienti/povertà energetica, risparmi monetizzabili (bollette, infrastrutture fossili, accantonamenti esistenti) e ricavi delle ex municipalizzate per rispettare le scadenze comunitarie (2030: riduzione emissioni del 55%; 2050: neutralità climatica), con un impatto minimo sulle casse dello Stato. Un fondo centralizzato gestirà i risparmi, garantendo liquidità per i rimborsi (es. 1,794 miliardi/anno al 2030, 13,072 miliardi/anno al 2050).
  • Flessibilità tecnologica: Definizione di obiettivi prestazionali (es. 65% di rinnovabili al 2030, nZEB, sicurezza sismica, digitalizzazione, ammodernamento elettrico, infrastrutture V2G al 2050) senza prescrivere tecnologie, lasciando a progettisti e investitori (es. ESCO, utilities, gestori parcheggi) la scelta delle soluzioni più efficienti, verificate tramite certificazioni standardizzate (APE, valutazioni antisismiche, Smart Readiness Indicator, standard CEI).
  • Supporto alle ex municipalizzate: Promuovere la costituzione di newco pubblico-private per le ex municipalizzate, con finanziamenti PNRR (2,5 miliardi) e BEI, e normative per semplificare l’installazione di impianti fotovoltaici, batterie e colonnine V2G, integrando i cittadini tramite community shares e app dedicate.
  • Riqualificazione urbana: Normative per regolare la compensazione di suolo (mantenimento della superficie di base) e i premi in volumetria (100%, con suddivisione 20% abitativo, 20% tecnici/garage V2G, 60% interrato per commerciale/parcheggi V2G, interamente privato), con bandi pubblici per attrarre fondi privati e semplificazioni per i vincoli urbanistici (es. deroghe per aree degradate), riducendo l’impatto finanziario pubblico.

Suggerimenti al Governo Centrale
Si propone al governo di adottare i seguenti obiettivi condivisi, lasciando libertà operativa a progettisti e investitori e adottando un approccio premiante:

  • Cittadini (2030): Consentire ai cittadini di ridurre le emissioni di gas serra della propria unità immobiliare del 55% rispetto al 1990, il consumo energetico finale del 14% rispetto al 2020, aumentare la quota di energie rinnovabili al 65% del fabbisogno elettrico, migliorare la sicurezza sismica secondo il rating dell’area per 6,9 milioni di unità, implementare infrastrutture digitali, ammodernare le montanti elettriche e supportare la mobilità elettrica con ricarica bidirezionale, riqualificando l’unità come parte del 15% delle unità esistenti entro il 2030, con interventi certificati tramite Attestato di Prestazione Energetica, valutazioni antisismiche, certificazioni digitali e standard CEI.
  • Cittadini (2050): Supportare i cittadini nel raggiungere la neutralità climatica della propria unità immobiliare, portare l’unità a standard nearly Zero Energy Building, eliminare i combustibili fossili, implementare infrastrutture digitali, ammodernare le montanti elettriche, integrare l’unità in reti intelligenti con supporto V2G e ridurre le emissioni di CO2 del 100% rispetto al 1990 entro il 2050, con soluzioni certificate tramite audit.
  • Pubblica Amministrazione (2030): Coordinare il raddoppio del tasso di ristrutturazione energetica, antisismica, digitale ed elettrica delle unità immobiliari dal 1% al 2% annuo entro il 2030, attraverso semplificazioni autorizzative e monitoraggio tramite ENEA, con premi di produzione per i dirigenti tecnici pari al 10% della RAL per ogni anno in cui si raggiungerà o supererà il 2% e un bonus del 5% per le regioni che supereranno il 2,5%.
  • Pubblica Amministrazione (2050): Facilitare la neutralità climatica, la digitalizzazione, l’ammodernamento elettrico e l’integrazione V2G delle unità immobiliari entro il 2050 attraverso normative e sviluppo di reti intelligenti, con premi di produzione per i dirigenti tecnici pari al 10% della RAL per ogni anno in cui si raggiungeranno gli obiettivi e un bonus del 10% per le regioni che certificheranno il 90% delle unità entro il 2045.
  • Ex municipalizzate: Facilitare il ruolo delle ex municipalizzate come partner energetici, con incentivi per l’installazione di 500 MW fotovoltaici e batterie V2G entro il 2030, e promuovere modelli di partecipazione civica (es. community shares, carbon cashback) per fidelizzare i cittadini e ridurre i costi del TPL.
  • Incentivi e sostenibilità finanziaria: Implementare un contributo in conto IRPEF dell’80% proporzionale al risultato (0-100%) per obiettivi energetici, sismici, digitali, elettrici e V2G, finanziamenti garantiti da CdP per gli incapienti con rimborso statale in 30 anni, un contributo diretto del 100% per gli incapienti e fino al 90% per i cittadini in povertà energetica, e un contributo extra del 10% per il 15% della popolazione che certificherà più rapidamente. Finanziare il piano con fondi PNRR (37 miliardi/anno), extra gettito fiscale, risparmi dalla bolletta energetica nazionale (30% monetizzabile), infrastrutture fossili, accantonamenti da Sismabonus, Bonus Casa, Ecobonus, Agenda Digitale, ammodernamento montanti elettriche e ricavi delle ex municipalizzate, coprendo il disavanzo di 690,522 miliardi di euro attraverso fondi europei post-PNRR (300 miliardi), green bond (200 miliardi), contributi privati (200 miliardi), aumento gettito IVA (160 miliardi), riallocazione risparmi fossili (100 miliardi) e fondi BEI (50 miliardi), senza nuove tasse.

Conclusioni
Il piano consentirà all’Italia di allinearsi agli obiettivi europei per il 2030 e il 2050, riducendo i consumi energetici di 26 milioni di unità immobiliari residenziali, minimizzando l’impatto delle bollette e migliorando la sicurezza sismica (6,9 milioni di unità), la digitalizzazione, l’efficienza elettrica e la mobilità sostenibile attraverso l’adozione di energie rinnovabili, accumulo, elettrificazione, adeguamenti antisismici, ammodernamento delle montanti elettriche e infrastrutture di ricarica bidirezionale V2G, con una copertura energetica dell’88% (22,88 milioni di unità). Le ex municipalizzate, riformate come partner industriali, contribuiranno installando impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e colonnine V2G, gestendo parcheggi e infrastrutture tecniche nella riqualificazione urbana, e coinvolgendo i cittadini tramite community shares e incentivi come sconti sul TPL, generando 10,5 miliardi di benefici economici entro il 2030. Gli obiettivi condivisi tra cittadini e Pubblica Amministrazione, strutturati per garantire flessibilità a progettisti e investitori, favoriranno l’innovazione e l’efficienza con un approccio premiante e non coercitivo. Il governo potrà svolgere un ruolo determinante attraverso un avviamento efficace e la gestione di un flusso di cassa bilanciato, integrando i risparmi energetici, infrastrutturali, gli accantonamenti esistenti e i ricavi delle ex municipalizzate per rispettare le scadenze comunitarie con un impatto minimo sulle casse dello Stato. La sostituzione di 3 milioni di unità immobiliari non ristrutturabili, con compensazione di suolo e premi in volumetria del 100% (20% abitativo, 20% tecnici/garage V2G, 60% commerciale/parcheggi V2G, interamente privato), offrirà una soluzione sostenibile, potenziando i contributi privati a 742,5 miliardi di euro. Con un disavanzo di 690,522 miliardi (25,5748 miliardi/anno) coperto da fonti diversificate senza nuove tasse e un surplus di 319,478 miliardi, il piano risulterà finanziariamente sostenibile, generando benefici economici, ambientali, sociali, di sicurezza e di mobilità a lungo termine.

Domenico Di CanosaPresidente SBA Italia

 

 

Bibliografia di Riferimento