Luca Baldin, chairman del Working Group Marketing, racconta gli obiettivi del team: “rilievo alle competenze che caratterizzano la nostra associazione, per metterle a disposizione di congressi, mondo della formazione e istituzioni”

Il WG9 di SBA è dedicato al Marketing associativo. Un compito estremamente delicato e molto complesso, dal momento che si pone l’obiettivo di far conoscere in Italia una realtà associativa del tutto nuova che, ovviamente, non può contare su risorse infinite.
Dal momento in cui si è costituita l’associazione abbiamo cercato di dare il massimo rilievo alle grandi competenze che caratterizzano la nostra base associativa, mettendole a disposizione di numerose attività congressuali o di formazione, ma anche delle istituzioni, non solo per farci conoscere, ma soprattutto per far conoscere il nostro punto di vista, che abbiamo affermato anche in sedi ufficiali, come alcune consultazioni pubbliche delle principali agenzie regolatorie, quali Agcom e Arera, dove siamo stati ascoltati come fonte autorevole”.

Quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine del WG Marketing all’interno di Smart Buildings Alliance?

“L’obiettivo prioritario di qualsiasi associazione non può essere che quello di allargare la propria base associativa e per fare ciò è indispensabile la visibilità ma anche l’autorevolezza. SBA si è trovata in modo non casuale al centro di un sistema socioeconomico in rapidissima trasformazione, dove alcuni dei temi a noi cari sono diventati improvvisamente di dominio comune: parlo del grande tema della connettività diffusa e di qualità, delle infrastrutture d’edificio, ma anche dell’efficienza energetica ottenuta grazie ai sistemi di home and building automation o alle comunità energetiche In tal senso tutto il lavoro svolto attorno al protocollo R2S è fondamentale e sarà fondamentale allargarne la conoscenza a tutti i livelli. La pandemia prima e la crisi energetica poi, hanno infatti reso evidente a tutti che la transizione green non è più rinviabile e SBA è in tale ambito una voce autorevole e un potenziale aggregatore di interessi. Come gruppo marketing dobbiamo far emergere questo dato e renderlo evidente. Ovviamente facciamo i conti con le risorse limitate a cui sopperiamo con un’attività estremamente generosa di volontariato che conferisce anche il tono di una missione che intendiamo tutti come a vantaggio della comunità in cui viviamo e operiamo”

E quali i progetti che avete sviluppato di recente o che avete in cantiere per il prossimo futuro?

 “Al momento ci siamo concentrati sulla comunicazione elettronica, che consente di toccare un vasto pubblico a costi contenuti. Abbiamo una newsletter che cerchiamo di alimentare con notizie interessanti e i cui contenuti, grazie ad alcuni accordi, vengono riverberati sul web. Ovviamente il primo obiettivo è incrementare il nostro data base proprietario, per comunicare in modo sempre più efficiente. Guardiamo molto a ciò che hanno fatto i nostri cugini d’oltralpe che hanno un’esperienza pluriennale in questo campo e hanno la primogenitura dell’associazione, oggi paneuropea”.

Quanto conta questo ambito di appartenenza nel contesto del grande scenario degli edifici intelligenti, ad esempio in ottica di diffusione dei progetti e della mission dell’associazione?

“La comunicazione è alla base di qualsiasi attività umana: in fondo siamo uomini perché comunichiamo. È evidente che un’associazione come SBA, che ha contenuti da trasmettere, deve porsi il problema di come comunicarli e nel comunicarli favorisce lo sviluppo di una cultura che è quella degli edifici intelligenti e delle città intelligenti, non più visti come problema, ma come risorsa”.