BTicino – https://www.bticino.it/ – è capofila del Gruppo Legrand in Italia e leader mondiale nelle infrastrutture elettriche e digitali per l’edificio. Le soluzioni BTicino si rivolgono a tutti i principali ambiti di applicazione, da quelli industriali, al terziario fino al consumatore finale, sempre con uno sguardo attento all’efficientamento energetico. 

Ne parla Ilario Lisei – Responsabile Rapporti Associativi Direzione Commerciale:

Abbiamo una storia importante che nasce, cresce e continua ad evolversi all’insegna della tecnologia e dell’innovazione, in ottica di rispondere alla domanda, sempre in crescita, di soluzioni tecnologiche che potenziano le funzionalità smart e in ottica di efficientamento energetico degli edifici.  
Sono molte le esigenze che siamo in grado di soddisfare. Nel terziario, per esempio, forniamo soluzioni integrate per la realizzazione di impianti nelle strutture ricettive, basti pensare alla gestione e supervisione della camera e degli accessi o alla gestione della reception, mentre in relazione alle strutture sanitarie abbiamo soluzioni per la distribuzione energia, l’illuminazione o per la segnalazione e chiamate infermiere.

Le soluzioni BTicino, con i marchi Legrand e IME, abbracciano anche il mondo delle installazioni industriali e l’automazione, che si compone di molteplici gamme e prodotti adatti a rispondere a diverse esigenze, come l’automazione, la distribuzione di potenza, la misura e la trasformazione dell’energia. La gamma comprende quadri e armadi, sistemi guidacavi, trasformatori, alimentatori, fusibili e una serie di accessori per l’automazione.

BTicino parla ovviamente anche al cliente finale, a cui si rivolge con un’ampia scelta di prodotti connessi che rendono la casa gestibile come un vero e proprio sistema, come ad esempio le serie civili Living Now, Livinglight e MatixGO e la gamma di videocitofoni che comprende il Classe 300 EOS integrato con assistente vocale. Oggi la principale richiesta del mercato della Smart Home è l’integrazione di applicazioni e servizi per formare scenari d’uso ricchi di funzionalità, con benefici anche in ottica di risparmio energetico. Da sempre, infatti, BTicino promuove un nuovo modo di pensare l’edificio, offrendo soluzioni capaci di agevolare la transizione smart del Paese. Tutte le scelte e la visione strategica dell’azienda guardano infatti ad una sfida importante e prioritaria: l’utilizzo intelligente dell’energia che consenta, tra i numerosi vantaggi, anche una riduzione degli sprechi. I sistemi intelligenti attivi, tra cui spicca il nostro termostato connesso Smarther2 with Netatmo, sono infatti elementi che contribuiscono in maniera significativa al risparmio economico in ambito domestico.

2. Perché avete deciso di associarvi a SBA Italia e cosa vi aspettate dall’associazione e dal confronto con le altre aziende?

Abbiamo scelto SBA Italia in quanto ne sposiamo la mission, ossia accelerare la trasformazione digitale ed energetica a beneficio della persona attraverso la crescita del settore degli edifici intelligenti. Per noi in BTicino è sicuramente importante la digitalizzazione come business, ma è altrettanto importante abilitare le tecnologie per tutti i sistemi all’interno dell’edifico con l’obiettivo non solo di ottenere un risparmio da parte dell’utente finale, ma anche di favorire la transizione energetica del sistema-Paese. Crediamo quindi che l’operato dell’associazione sia funzionale a raggiungere questi obiettivi.


3. Dal vs punto di osservazione, ad oggi, quali sono le principali priorità del ns Paese in tema di edifici e città smart? E quali le lacune da sanare al più presto? 

Per noi la tecnologia rappresenta un abilitatore di nuove possibilità in chiave di sostenibilità ed efficientamento. Le ricadute positive ci sono e sono innegabili. Proprio la centralità della gestione intelligente dell’energia è, dal nostro punto di vista, una priorità per agevolare la trasformazione energetica e digitale del nostro Paese. La Direttiva EU  2024/1275 denominata “Case Green”, prevedendo che gli Stati membri riducano il consumo di energia degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, è già uno strumento essenziale per portare a compimento questo obiettivo. Dal nostro punto di vista è importante ricordare che l’efficientamento energetico può passare anche attraverso l’innovazione delle componenti tecnologiche della casa stessa. Si tratta di soluzioni che con evidenti vantaggi, primo fra tutti la non invasività degli interventi richiesti, soprattutto se li si considera nel quadro di un Paese, l’Italia, che conta un parco edilizio obsoleto e non sostituibile perché legato al patrimonio storico-artistico. Il Rapporto ANIE Confindustria-CRESME, pubblicato a inizio novembre, ha però evidenziato che la trasformazione degli edifici ha ancora molta strada da fare, in quanto nella maggior parte delle abitazioni la tecnologia rimane spesso frammentata, troppo complessa e lenta da adottare. Sarà dunque cruciale la presa di consapevolezza da parte di tutti, dei cittadini in primis, sulle potenzialità delle soluzioni tecnologiche che permettono di ottenere i livelli di efficientamento richiesti della Direttiva EU.