CBRE Global Workplace Solutions Italia è la divisione di business che si occupa di Project Management, Construction, Technical Maintenance e Facilities di CBRE Group, Inc.: la più grande società nella consulenza e negli investimenti in Commercial Real Estate
A parlare è Giuseppe Santoro, Technical Director:
“CBRE sa che ogni cliente e ogni portafoglio sono unici e offre soluzioni che si adattano in base agli obiettivi di ogni organizzazione. Che si tratti di supportare un portafoglio globale o di soddisfare le esigenze dei clienti locali, disponiamo di prodotti e servizi necessari per garantire il controllo dei costi, l’eccellenza operativa, la soddisfazione degli stakeholder e l’implementazione di soluzioni su misura per ogni cliente.
Siamo esperti nella creazione di relazioni strategiche tra partner della supply chain, della tecnologia e del settore per offrire specializzazione locale ed eccellenza del servizio, mettendo a disposizione dei nostri clienti tutte le capacità di CBRE. Investiamo in partnership strategiche per migliorare i servizi che eroghiamo e consentire un forte approccio ambientale, sociale e di governance (ESG) integrando soluzioni sostenibili che hanno un impatto su dipendenti, fornitori e comunità.”
Perché avete deciso di associarvi a SBA Italia e cosa vi aspettate dall’associazione e dal confronto con le altre aziende?
“Siamo sempre aperti al confronto ed all’ascolto di tutti gli stakeholder dei vari settori che gravitano attorno al nostro ampio raggio di azione.
Ci è molto piaciuta l’impostazione dell’associazione fin dalla sua fondazione, l’asse portante che si basa sulla digitalizzazione di molti servizi esistenti ma soprattutto la creazione di nuovi servizi emergenti grazie alle nuove tecnologie di connettività.
Il confronto con gli attori del momento è alla base della creazione di nuovi servizi ed è questo il punto focale su cui stiamo collaborando”
Dal vostro punto di osservazione, ad oggi, quali sono le principali priorità del ns Paese in tema di edifici e città smart? E quali le lacune da sanare al più presto?
“La sfida principale è nell’utilizzo creativo e proattivo della iperconnettività sociale cui ci siamo abituati nell’ultimo decennio
Un errore comune è quello di delegare alla sola connettività mobile tutte le energie e le attenzioni; questa polarizzazione distoglie l’attenzione dai milioni di edifici con cui giornalmente interagiamo passando nel loro interno più del 50% della nostra vita. Credo che se riuscissimo a portare gli edifici (inteso come involucro tecnologico) al 10 % del grado di connessione e di servizi oggi disponibili per le persone attraverso le APP degli smartphone, potremmo certamente far fronte in modo molto più agevole alle sfide odierne in tema di riduzione dei consumi sia da parte degli edifici che delle persone.”