Ecco perché il rinnovo delle colonne montanti elettriche può diventare l’occasione di digitalizzazione del nostro Paese

 Dall’occasione del già previsto intervento di rinnovo delle colonne montanti vetuste, si può arrivare a digitalizzare gli edifici italiani di oltre 60 anni.

Con questa proposta Smart Buildings Alliance sottolinea quanto un’operazione necessaria e gravosa come quella del rinnovo obbligatorio delle colonne montanti elettriche in abitazioni precedenti al 1970 potrebbe rivelarsi quell’occasione d’oro da non lasciarsi scappare, ideale per promuovere in poco tempo il nostro Paese da fanalino di coda in termini di digitalizzazione dell’ultimo metro a portabandiera in questo ambito.

 Come delinea l’Ing Ernesto Santini, Vicepresidente dell’Associazione:

 

Il rinnovo delle colonne montanti elettriche vetuste, in un patrimonio immobiliare che rappresenta oltre il 60% del totale nel nostro Paese, è sicuramente un’operazione difficoltosa e invasiva, supportata però da voucher studiati ad hoc. La nostra considerazione, dunque, si focalizza su questo tema, con la proposta di sfruttare proprio questo intervento, reso obbligatorio dalla legge, per posizionare anche la fibra ottica passiva, in modo da digitalizzare con l’occasione quegli stessi immobili più vecchi che popolano così largamente il nostro territorio.
Si tratterebbe sicuramente di un’operazione rivoluzionaria, in un certo senso, capace così di digitalizzare in breve tempo tutti gli edifici più vecchi e non dando priorità a quelli nuovi o forti di una massiccia ristrutturazione, già agevolati per loro stessa definizione in tema smart, e comunque in numero molto più ridotto.

 Il Vicepresidente sottolinea come, con il solo costo di materiale della fibra o poco oltre, sarebbe possibile dare il via ad una vera e propria rivoluzione digitale del patrimonio immobiliare italiano:

 

Diminuendo la spesa, dimezzando le tempistiche di intervento poiché ottimizzate in una sola volta e aumentando i risultati, sarebbe possibile dare beneficio ai singoli e alla collettività, senza alleggerire il portafoglio dei cittadini e dello Stato. Inoltre, con questo duplice intervento, sarebbe possibile andare a creare quella dorsale digitale multiservizio utile all’edificio per farlo diventare smart, in grado cioè di comunicare con città, territori e grid.