Il gruppo si presenta raccontando obiettivi e progetti nel contesto dell’edificio intelligente

La “Digital Energy”, che sinteticamente definiamo come il terreno di convergenza fra tecnologie, applicazioni e modelli di business tipici delle Smart Grid con quelli tipici del Building, è uno dei temi in cui più emergono le problematiche e le opportunità degli edifici nel loro cammino per essere sempre più “Smart Building”.

A parlare è l’Ing. Antonio Sacchetti, chairmain del Working Group Digital Energy interno a Smart Buildings Alliance:

Ciò ha chiaramente implicazioni vaste, a partire dall’influenzare pesantemente il macro-tema “Smart Cities”. Pertanto, ci siamo focalizzati inizialmente su tre sub-categorie “applicative” della digital energy, quelle attualmente prevalenti che sono le “Comunità Energetiche” (CER), le “Virtual Power Plant” (VPP) e lo “Smart Metering per la consapevolezza”. 

A tal proposito è bene sottolineare che il tema “smart metering”, se identificato prevalentemente dal punto di vista tecnologico, è già di per se incluso nelle VPP e CER, ma di fatto il tema della “awareness” energetica indica tante possibili applicazioni “generiche” ed i relativi risvolti che sono rilevanti a prescindere dalle VPP e dalle CER 

Quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine del vostro WP all’interno di Smart Buildings Alliance?

Al momento abbiamo identificato alcuni degli obiettivi possibili, che da un lato rappresentano il “breve termine” ma, dall’altro, coniugano anche le esigenze relative alle principali priorità (pertanto, alcuni di questi rimarranno obiettivi anche a lungo termine).

a.           Disporre di un report (auspicabilmente periodico) sull’evoluzione Normativa e legislativa: monitorare periodicamente gli aggiornamenti, spesso davvero frequenti, del quadro normativo-legislativo; ad esempio, il perimetro fisico e virtuale delle CER (cabina primaria piuttosto che distretto, frequenza di lettura dei contatori, e così via), le azioni incentivanti da fondi pubblici (non ultimo il PNRR);

b.           Effettuare una Mappatura delle iniziative operative (ad esempio, quanti progetti sperimentali e quante installazioni già avviate) e reporting sulle evoluzioni dimensionali dei mercati;

c.           Effettuare una Mappatura delle iniziative operative e delle tecnologie principali, con individuazione dei trend prevalenti (sempre nell’alveo della massima interoperabilità)

d.           Individuare i Modelli di Business e Use Cases prevalenti.


A proposito di questo ultimo punto, siamo consapevoli che rappresenta di fatto una grande sfida, per cui è l’obiettivo più oneroso: per essere pragmatici è molto importante individuare i modelli di business in quanto, con un simile approccio, si riescono a capire più a fondo gli impatti delle tecnologie e del quadro normativo-legislativo: spesso le tecnologie ci sono ma i benefici sul mercato, sulle aziende e sui cittadini non si traducono da potenziali in attuali, pe via di criticità che vengono sottovalutate nei modelli di business. 

E quali i progetti che avete sviluppato di recente o che avete in cantiere per il prossimo futuro?

DI fatto, avendo definito con una certa precisione gli obiettivi, i progetti corrispondono con gli obiettivi, di cui sopra. Rileva aggiungere che un possibile progetto consiste nel mantenere un livello di informazione, nell’ambito della nostra organizzazione, “trasversale”, individuando specifiche interazioni con altri gruppi di lavoro onde aumentare l’efficacia ed efficienza delle attività di cui sopra; in tal senso, pensiamo di seguire il progetto sulla “Interoperabilità” che, pur essendo di attribuzione ad uno specifico WG, riteniamo impatti fortemente anche sul nostro macro-tema.

Quanto conta questo ambito di appartenenza nel contesto del grande scenario degli edifici intelligenti?

Da quanto detto rispondendo alla prima domanda circa le attività di cui ci occupiamo, nonché da quanto emerge dalla definizione operativa che noi diamo di “digital Energy”, lo scenario degli edifici intelligenti sarà intriso da questo nostro ambito di appartenenza, anzi, il recente accento che lo scenario di crisi internazionale (sia in relazione al “Covid-19”, sia in seguito alla “guerra russo-ucraina”) pone sul tema energia non lascia dubbi su quanto gli edifici per essere davvero intelligenti vadano pensati, costruiti (o pesantemente ristrutturati) e manutenuti soprattutto per come consentono agli occupanti di gestire l’energia: la gestione energetica dentro gli edifici produce impatti rilevanti sulle condizioni economiche, psico-fisiche e sociali degli occupanti!