Quando l’inarrestabile rivoluzione digitale incontra il settore energetico

Siamo un gruppo di imprenditori, professionisti, ricercatori e divulgatori provenienti da diverse società ed organismi, appassionati al contempo di digitalizzazione che di energia.
Non a caso, questo gruppo di lavoro (WG2) in seno alla Smart Building Alliance è stato, da subito, denominato “Digital Energy”, che sinteticamente definiamo come il terreno di convergenza fra tecnologie, applicazioni e modelli di business tipici delle Smart Grid con quelli tipici del Building.

Le sfaccettature della tematica digital energy sono tante: ci siamo focalizzati inizialmente su tre sub-categorie “applicative” della digital energy, quelle attualmente prevalenti che sono le “Comunità Energetiche” (CER, o CACER nella dizione più ampia), le “Virtual Power Plant” (VPP, anche conosciute con il nome di alcune appicazioni quali UVAM distribuite e Servizi di Flessibilità Locali) e lo “Smart Metering per la consapevolezza” (ad es. il protocollo “chain2” per la lettura dei contatori elettrici in modalità “Plug&Play”. 

A tal proposito è bene sottolineare che il tema “smart metering”, se identificato prevalentemente dal punto di vista tecnologico, è già di per se incluso nelle VPP e CER, ma di fatto il tema della “awareness” energetica indica tante possibili applicazioni “generiche” ed i relativi risvolti che sono rilevanti a prescindere dalle VPP e dalle CER 

Quali sono gli obiettivi principali del Working Group

La principale finalità della nostra attività  far emergere le problematiche connesse all’integrazione fra Edificio ed Energia (grid), quindi lavorare sulle probabili soluzioni, quindi scatenare opportunità, sia per i cittadini tutti che per le imprese ed i professionisti. Come obiettivi di breve periodo, abbiamo già lavorato allo studio della normativa/legislazione attuale e delle relative lacune. Nel medio periodo, puntiamo ad avere una mappa aggiornata delle tecnologie e dei modelli di business sul campo, soprattutto quelli più innovativi che denotano tendenze future rilevanti.

E quali sono le maggiori criticità che riscontrate nel vs ambito di pertinenza di lavori in SBA Italia?

Dai lavori svolti sinora, è emerso sicuramente una criticità in termini di scarso impatto delle azioni di comunicazione messe in campo dalle autorità competenti: da nostri sondaggi eseguiti concretamente interrogando i partecipanti ai nostri eventi pubblici, è emerso che ancora non oltre il 10% dei cittadini italiani conosce l’opportunità di leggere il proprio contatore plug&play in maniera autonoma (senza fare riferimento né al Distributore né al Venditore di energia). Anche il tema CACER mostra lacune di comunicazione, non tanto in termini di quantità, ma di qualità (far davvero capire concretamente come si realizzano in maniera idonea).

Una seconda criticità riguarda sicuramente il mancato riconoscimento della possibilità, tecnicamente già concreta, di utilizzare le letture rese disponibili dai contatori elettrici come fonte di backup affidabile per il GSE nel calcolo degli incentivi alle CACER: il GSE, che non ha e (nel breve) non avrà tutte le letture orarie necessarie, dovrebbe approfittare dei Dispositivi Utente in capo agli utenti per ottenere questi dati così da calcolare i flussi energetici con precisione, anziché con approssimazione sulla base di curve di carico storiche di dubbia accuratezza.