Con il DL 207 si introduce una specifica etichetta necessaria per attestare la conformità digitale degli edifici
Dal 1° gennaio 2022 gli immobili dovranno essere dotati di un attestato con dicitura “edificio predisposto alla banda ultra larga”.
Si tratta del bollino blu di conformità digitale per gli edifici, come previsto dal DL 207 dell’8 novembre 2021, in vigore dal 24 dicembre e recante «attuazione della direttiva (UE) 2018/1972, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche».
Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.292 del 9 dicembre 2021, va così a riscrivere le disposizioni in atto tra procedure amministrative, tutela della concorrenza e salvaguardia dei diritti degli utenti, comprese informazioni e costi dei servizi. Questo Decreto, inoltre, si occupa anche di specifici profili trattati dal testo Unico per l’edilizia (Dpr 380/2001).
Il Bollino blu per la banda larga nasce dalla modifica dell’articolo 135-bis del testo unico per l’edilizia, norma dedicata all’infrastrutturazione digitale degli edifici, con due novità specifiche riferite alle pratiche edilizie presentate a partire dal 1° gennaio 2022.
Si parte dalle nuove costruzioni e dagli interventi su edifici esistenti che richiedono il permesso di costruire: qui vi è l’obbligo di equipaggiamento digitale e si prevede che l’adempimento di questi obblighi debba essere attestato dall’etichetta di “edificio predisposto alla banda ultra larga”, rilasciata da un tecnico abilitato per tali impianti.
Per gli edifici già digitalmente equipaggiati ma con domanda di autorizzazione edilizia presentata prima del 1° gennaio 2022, si prevede che possano beneficiare per cessione, affitto o vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante sempre rilasciata da un tecnico abilitato.
Per ciò che concerne, inoltre, l’agibilità, il decreto legislativo 2017/2021 modifica anche l’articolo 24 del Testo Unico per l’edilizia dedicato all’agibilità degli edifici, integrando la lista delle condizioni della segnalazione certificata di agibilità. Si parla di condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, e oltre a queste la segnalazione deve dare conto, laddove obbligatorio, dell’avvenuto rispetto degli obblighi di infrastrutturazione digitale.
A segnalazione certificata sarà necessario allegare l’attestazione di “edificio predisposto alla banda ultra larga” che dovrà essere rilasciato da un tecnico abilitato ai sensi del DM 37/08 lettera B.
Ai tecnici comunali, infine, spetterà il compito di registrare tutti i nuovi impianti multiservizio nel Catasto delle Infrastrutture Digitali (SINFI).