La Smart Buildings Alliance è stata costituita, con partecipazione dei costruttori, dei produttori e di altri stakeholder, per rispondere a una visione di integrazione, finora mancante sul mercato, volta a inserire l’edificio nel contesto in cui si trova, quindi sia con l’ambiente esterno, sia con l’utenza interna. Non esiste Smart City senza Smart Buildings, e viceversa. Nessuno può essere definito intelligente, se non in relazione funzionale con gli altri, e si sente pertanto la necessità di lavorare con criteri meno relativi e soggettivi, fissati se possibile in maniera misurabile e certificabile.
Smart Building Alliance vuole quindi far riferimento alle migliori tecnologie e i migliori standard esistenti e futuri, selezionandoli e fortificandoli per implementare questa visione di integrazione tra città, edificio ed essere umano. Che ci sia bisogno di questa progettualità ad ampio raggio non v’è dubbio. C’è necessità di dare ordine alla molteplicità delle soluzioni proposte e dare compimento alla loro parzialità, sostituendo l’implementazione artigianale e prototipale attuale con un approccio standardizzato.
Le sfide che ci attendono sono numerose, pensiamo ad esempio all’integrazione della rete di distribuzione dell’energia di un edificio con la smart grid, soprattutto in vista dei necessari cambiamenti richiesti dalla mobilità elettrica, con attenzione agli standard e alla definizione dei perimetri di responsabilità tra pubblico, condominiale e privato.
Uno dei punti in cui la SBA si è impegnata maggiormente è altresì la volontà di preparare l’edificio alla fornitura semplice ed economica di servizi, sia dall’esterno verso l’interno che viceversa, il che comporta la visione dell’edificio come un insieme ordinato e definito di risorse accessibili, come uno smartphone lo è per le APP. SBA ha creato un insieme di criteri, a cui ci si riferisce come R2S, Ready to Services, ai quali l’edificio deve ottemperare. R2S è la label certificata che si applica al building, indicando appunto che l’edificio è pronto e disponibile per questo valore aggiunto.
L’Alliance presta particolare attenzione alla connessione digitale. Anzitutto a internet, in quanto è ormai diventato l’elemento federatore, di controllo e di supervisione, degli altri succitati servizi. Non si gestisce più l’energia disgiunta dai dati che la controllano, si veda ad esempio il contatore smart. Sicurezza, salute e benessere, termoregolazione, comfort di ogni tipo non possono più prescindere dalla connessione. L’altro aspetto di capitale importanza studiato da SBA è la rete digitale interna dell’edificio, postulata come elemento proprio della vita dell’edificio, un quarto “fluido”, essenziale quanto l’energia elettrica, l’acqua e il gas. Non si parla delle reti dati che collegano i computer degli utenti, ma di una rete IP appositamente progettata e installata ad uso dell’edificio in quanto tale. La cosa non sorprende, in quanto corrisponde al criterio oggi universalmente adottato per i sottosistemi critici dello smart building, ad esempio la sicurezza o la HVAC.
La Smart Buildings Alliance Italia ha scopi molto concreti e pragmatici, e per questo invitiamo stakeholder ed esperti qualificati a partecipare attivamente alla costituzione e al lavoro delle commissioni. Pur nell’ambito di un progetto internazionale, la ragione d’essere di una SBA Italia sta nell’unicità delle caratteristiche del nostro mercato, con le nostre leggi e norme, le nostre consuetudini, le necessità dei nostri territori e la tipicità delle nostre filiere. In questo ambito ci proponiamo di generare a breve termine un forte valore non solo per i partecipanti al progetto, ma un riferimento autorevole per chiunque abbia a che fare con la Smart City, lo Smart Building e la Smart Home.
Ernesto Santini
Vice Presidente pro-tempore SBA Italia